lunedì 3 agosto 2009

Questo blog vorrebbe essere sostanzialmente una specie di guida a Berlino. O almeno, diciamo, ha la pretesa di esserlo.
Quindi farò solo un breve accenno all'inizio delle lezioni di tedesco (3 ore al giorno, dal lunedì al venerdì e la professoressa ci palra solo in tedesco...brenso*!), e al fatto che sono già riuscita ad immischiarmi con una manica di giovani dottorandi torinesi.

Passerò dunque ai consigli per gli acquisti:

Se vi trovate a Kreuzberg e passate affamati da Oranienstrasse sicuramente il vostro palato troverà soddisfazione, nello specifico il mio l'ha trovato da HASIR (Adalbertstr. 12, www.hasir.de).
Ristorante "ocakbasi" che non mi premuro di tradurre, ma che credo sia qualcosa simile al turco. Alle pareti troverete una gallery di sconosciute celebrities arabe e un sacco di corone d'aglio.
La sottoscritta ha commesso l'errore di scegliere la zuppa del giorno e ritrovarsi con una specie di trippa (per fortuna l'ho divisa con una più leggera minestra di lenticchie gentilemente messa in sharing dalla compagna di scuola torinese), ma il freddo all'esterno mi ha indirizzato verso qualcosa di caldo.
A seguire è arrivato un buonissimo humus (forse un po' troppo agliato per i palati deboli) con tanto di focaccine. Mi è parso di capire che la specialità del posto sia però il kebab di agnello, in caso siate dei fan dell'ovino.
Spesa totale euro 8 (inclusiva di un bicchierino di thè turco).

Questo leggero pranzetto ha stimolato in noi l'esigenza di un vero caffè (a Berlino è ovviamente diffuso il beverone al posto dell'espresso), ci siamo quindi diretti da LUZIA (Oranienstr. 34, www.luzia.tc). Il bar è veramente carino, all'interno tappezzeria e vecchie poltrone danno quel tocco di retrò fighettoso che piace tanto ai frangettari, ma perchè no, anche a me soprattutto se la colonna sonora del caffè è un cd di Nancy Sinatra. I camerieri indossano discutibili canotte bianche scollate alla D&G e sono scortesi, ma chissenefrega infondo...le poltrone sono comode...
Costo di un caffè 1.40.


Il pomeriggio ha riservato poi lotte con la BVG per la conquista dell'abbonamento ai mezzi con la riduzione studentesca, per ora vincono loro ed io continuo ad andare a piedi in segno di protesta. Cercherò una bici al mercato turco domani dopo lezione.
Ho fatto la mia prima spesa al Penny Market sotto casa, mi sono sentita per un attimo come in via Ripamonti, è stato rassicurante direi. Il fatto che abbia comprato patate, cetrioli e succo di mela forse no invece. Mioddio, mi sto già crucchizzando!




*n.r.d. "brenso" è uno slang bolognese per dire tosto.

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